Maruja Mallo. Un progetto rivoluzionario.

Paseo Dominical en Plaza, 2018. Acrilici su tela, 40 x 50
Paseo Dominical en Plaza, 2018. Acrilici su tela, 40 x 50

Maruja Mallo. Un Progetto rivoluzionario.

A partire dal 2017 iniziai ad interessarmi a Maruja Mallo, alla sua Arte e al progetto rivoluzionario sociale che portò avanti fino alla fine dei suoi giorni. Il suo importante contributo è stato rivalutato in Spagna negli ultimi decenni grazie a recenti studi e ricerche.

Attiva nella lotta contro il franchismo e sostenitrice degli ideali della Repubblica, affidò alla sua vasta produzione artistica il compito di denunciare le contraddizioni del suo tempo, i pregiudizi di genere, i quali collocavano la donna in una posizione d’inferiorità rispetto all’uomo. Mediante la sua pittura creò una cosmologia alternativa a quella corrente, popolata da forme di vita espresse dall’ibrido, attraverso le quali venivano superate le rigide definizioni e separazioni. Il suo universo è caratterizzato dall’androginia radicale con cui riesce a creare delle identità proprie ed originali. In contrasto con il binarismo di genere della società patriarcale, fondato sulla classificazione di sesso e genere nelle due forme esclusive: Mascolino e Femmineo. Un sistema nel quale il genere viene identificato tenendo in considerazione solo le caratteristiche biologiche, generando una sorta di frontiera sociale per le persone che desiderano cambiare, mescolare i ruoli di genere o vivere più forme di espressione di genere, per gli individui omosessuali, bisessuali, transgender e transessuali. Nella sua pittura l’elemento androgino e il corpo ibrido le consentono di trascendere il concetto d’identità rigido e vincolato, in favore dello sradicamento di tutte le nozioni inflessibili di genere, razza e classe sociale. Le sue opere sprigionano la condanna, a volte dalle sfumature ironiche, verso la violenza portata dall’arroganza della mentalità androcentrica.

Non si dichiarò mai apertamente femminista ma si impegnò a denunciare, a mettere in evidenza le disuguaglianze esistenti tra i due generi e i pregiudizi verso le potenzialità creative della Donna. Superò la denuncia elaborando un nuovo archetipo femminile in contrasto con la rappresentazione strumentale del corpo femminile, rivolta a soddisfare principalmente uno sguardo voyeuristico.

A causa del suo coinvolgimento diretto e appoggio alle idee di libertà ed uguaglianza sociali proclamate dalla Repubblica finì nel mirino delle truppe di Franco. Riuscì a sfuggire ai rastrellamenti che seguirono il golpe, raggiungendo il Portogallo da cui s’imbarcò per Buenos Aires. Trascorse gli anni dell’esilio tra l’Argentina, Montevideo e New York portando avanti il suo attivismo contro la dittatura di Franco, cercando di far conoscere la causa e il dramma del popolo spagnolo. Nel 1965 fu una dei primi esuli a rientrare in Spagna. Non venne accolta con riconoscimenti e grandi omaggi. Dimenticata da tutti cadde nella desolazione. Ricordata per molti anni esclusivamente per i suoi comportamenti eccentrici durante le nottate della movida madrilena. Il regista Almodovar sarà una delle personalità più note che si interesserà alle sue opere e ne acquisterà diverse. Maruja Mallo si spense nel febbraio del 1995 a Madrid.

 

Bibliografia

“Maruja Mallo y la vanguardia española”, Shirley Mangini, ed CIRCE, Barcellona 2012

“La Subversión Enmascarada”, M. Alejandra Zanetta. Ed. BIBLIOTECA NUEVA, Madrid 2014

“Concha Méndez: Memorias habladas, memorias armadas”, di Ulacia Altolaguirre, Paloma

Intervista di Juan A. Bonet, in El País, 30 enero 1977

http://elpais.com/diario/1977/01/3D/cultura/22342812_85D215.html

“ Maruja Mallo. Una memoria en construcció, Xosé R. Barreiro, Fernández, Beatriz López Morán. Ed. MM Mar Major. Vigo 2016

“Las Sinsombrero. Sin ellas, la historia no está completa”, Tania Balló. Ed. Espasa

“ Incantatrici allo specchio. Dal Surrealismo magico alla contemporaneità”, Daniela Barcella, Elephant Castle. http://cav.unibg.it/elephant_castle, Luglio 2013

“Maruja Mallo (1902-1994) de las Cloacas al espacio sideral, Rosa M. Ballesteros García, in apposta revista de ciencias sociales, n. 13 Dicembre 2004

 

 

 

 

Maruja Mallo. A Revolutionary Project.

In 2017 I began to become interested in Maruja Mallo, her art and the revolutionary social project that went with her right up to her final days. In Spain the importance of her work has been revalued in recent decades through modern studies and research.

Active in the struggle against Francoism and a supporter of Republican ideals, she entrusted to her vast artistic output the task of speaking out against the contradictions of her times, and prejudice in general, which relegated women to a position of inferiority with respect to a men. In her painting she created an alternative cosmology to that of her era, work inhabited by forms of hybrid life by means of which all rigid definitions and separations were vanquished. Her universe displays a radical androgyny, allowing her to create her own original identities, in contrast to the binary genders of that patriarchal society founded on the classification of sex and gender into two exclusive forms: masculine and feminine. The latter system is one where gender is identified by a consideration of only biological features, generating a sort of social boundary for people wishing to change, shuffle gender roles or experience multiple forms of gender expression, such as homosexuals, bisexuals, transgender and transsexuals. In her art, the androgynous element and the hybrid body allow her to transcend the concept of rigid, restrictive identity in favour of an uprooting of all inflexible notions of gender, race and social class. Her works carry a condemnation, at times with ironic nuances, of the violence resulting from the arrogance of the androcentric mentality.

Mallo never declared herself openly to be a feminist but she was committed to exposing and condemning both the inequalities existing between the sexes and also prejudice against the creative potential of women. She went beyond mere criticism by providing a new feminine archetype, set against the exploitative representation of the woman’s body, serving mainly to satisfy a voyeuristic urge.

Given her direct involvement in and support for the ideas of social freedom and equality proclaimed by the Republic, Mallo ended up as a target for Franco’s troops. She managed to evade the roundups following the coup, reaching first Portugal from where she took ship to Buenos Aires, She spent her years of exile between Argentina, Montevideo and New York, always active in the struggle against the Franco dictatorship, attempting to give voice to the cause and drama of the Spanish people. She was never granted great recognition or honours and, forgotten by everyone, she fell into a state of loneliness, and remembered for many years solely for her eccentric behavior in Madrid’s nightlife. The director Almodovar is one of the most notable public figures who has taken an interest in her works and has actually purchased a number of them. Maruja Mallo died in February 1995 in Madrid.

Opere riferite all'infanzia di Maruja Malo

Opere riferite alla prima giovinezza

Opere riferite alla relazione sentimentale tormentata con Rafael Alberti

Opere riferite al rapporto di Maruja con il genere maschile in generale

Opere riferite all'esilio in America latina e negli Stati Uniti

Opere riferite all'ibrido: l'elemento caratterizzante il progetto di arte sociale di maruja mallo.